sabato 20 dicembre 2014

IL MONOGRAMMA

Il monogramma è un simbolo grafico unitario ottenuto sovrapponendo o combinando due o più lettere.
Viene utilizzato come firma o segno di riconoscimento per le marche.
In classe ognuno di noi ne ha realizzato uno, in primo luogo abbiamo fatto lo schizzo su carta e in seguito lo abbiamo realizzato con l'uso di Illustrator.
Ecco il mio monogramma:


giovedì 11 dicembre 2014

LIGHT PAINTING

Il giorno Sabato 6 Dicembre con il prof. Manfredini, nella sala di posa, abbiamo sperimentato la tecnica del Light Painting, che teorizza il significato della fotografia, ovvero disegnare con la luce.
Nella sala di posa, al completo buio, abbiamo posizionato la macchina fotografica su un cavalletto con un tempo di esposizione impostato a 15 secondi e ridotto l'apertura del diaframma.

Durante i 15 secondi abbiamo dato luce alla scena con led colorati, alcuni per illuminare il viso altri per dare colore alla scena. Alcuni di noi hanno creato scenette divertenti oppure alcune illusioni, ed eccone il risultato.





sabato 6 dicembre 2014

LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA

IL PRECINEMA

Il teatro delle ombre 
 

Il teatro d'ombre viene utilizzato in Cina nel VI secolo come strumento di educazione della gioventù attraverso la trasmissione di mitologia classica. Nel '700 il teatro d'ombre sbarca in Europa e nel 1730 in Germania viene impiegato come interludio tra una rappresentazione e l'altra. In Francia questa forma di spettacolo si diffonde molto rapidamente.

A tutt'oggi in Oriente continuano a tenersi spettacoli di questo genere ma ormai il teatro d'ombra è un simbolo dell'identità culturale.

Due persone all'opera.


Durante lo spettacolo.


Lanterna magica
L'invenzione di questo strumento è dovuto all'olandese Christian Huygens. La lanterna magica diventa fin da subito uno strumento molto diffuso negli studi scientifici per analizzare la struttura degli insetti.

Successivamente trova impiego nelle forme di intrattenimento popolare con rappresentazioni tese a suggestionare il pubblico. Durante questi spettacoli vengono proiettate immagini di morte, teschi, fantasmi al punto che in quegli anni viene definita " Lanterna della Paura ".


Alcune lanterne magiche.
                                 

Durante lo spettacolo.

giovedì 27 novembre 2014

FORO STENOPEICO

In laboratorio, con il professore Manfredini, abbiamo attuato il terzo laboratorio dialfabetizzazione, ovvero il foro stenopeico; si tratta di un foro realizzato su una parete di camera oscura, cioè un contenitore "a tenuta di luce", completamente al buio. Esso serve a comprendere il principio ottico su cui si basa la fotografia. Il prof ci ha mostrato una scatola di biscotti, completamente colorata di nero all'interno, con un minuscolo foro sul fondo. La presenza di questo foro permette l'ingresso di un fascio di luce luminoso che viene proiettata sulla parete opposta rispetto a quella del foro. L' immagine risulta capovolta e invertita. Questo foro stenopeico permette di realizzare vere e proprie fotografie; con l'impiego della cartafotosensibile capace di catturare l'immagine proiettata all'interno della camera oscura. L'immagine è molto facile da realizzare, basta puntare la camera oscura verso il soggetto che vogliamo, facendo entrare la giusta quantità di luce. Una volta aver sottoposto la cartafotosensibile alla luce e aver chiuso il foro senza più far passare luce, il foglio di cartafotosensibile si sottopone al trattamento dei bagni di sviluppo, arresto e fissaggio. Qui otterremo un negativo della porzione di realtà che abbiamo inquadrato, ovvero vedremo un'immagine dai toni invertiti; mentre per ottenere un positivo basta esporre il negativo (per un giusto tempo) al sole e sottoponendo poi nuovamente il foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.








sabato 22 novembre 2014

VIDEOCLIP

Il mio videoclip è un montaggio di varie foto, che si ispirano alla canzone "Fragili", dei Club Dogo e Arisa. Il testo parla di una storia d'amore, e di come le persone si trasformano durante una relazione e diventino persone migliori; ma quando l'amore finisce tutto diventa un incubo, tutte le illusioni svaniscono e il dolore è forte.
Ho interpretato la canzone sia letteralmente, per ogni parola ho inserito un'immagine relativa, sia seguendo il significato della canzone, inserendo immagini che per me rappresentano meglio alcune frasi della canzone. Ho inserito molte transizioni e movimenti sulle foto, creando l'effetto, secondo me, più adatto, cercando di interpretare il più possibile il significato delle parole nelle foto.

sabato 15 novembre 2014

LA CAMERA OSCURA PORTATILE

La settimana scorsa, con il professore Manfredini, abbiamo costruito la nostra camera oscura portatile per capire il principio ottico della macchina fotografica. Ci siamo divisi in gruppi di cinque o sei persone, e uno solo aveva il compito di portare una scatola rettangolare di scarpe. Dopo aver ritagliato una piccola porzione di scatola (circa 10/15 cm) abbiamo colorato l'interno con una pittura nera, per evitare che il bianco della scatola riflettesse la luce. Dopo di questo abbiamo utilizzato la parte di scatola ritagliata, tracciato 2 diagonali, misurato su ogni diagonale massimo 2 cm, tracciando poi un rettangolo che si unisse in tutti i punti, e ritagliato alla fine il rettangolo formando una finestrella, dove abbiamo applicato, poi, una carta lucida, che servirà da schermo mobile per l'immagine. Abbiamo tracciato 2 diagonali su l'altro lato della scatola, abbiamo tracciato un cerchio in matita e infine con l'aiuto del taglierino lo abbiamo ritagliato. Assemblato il tutto, il profe si è posizionato davanti alla finestra, posizionando la scatola di fronte a noi con una lente davanti al foro della scatola. A questo punto abbiamo notato che sulla carta lucida vedevamo il palazzo di fronte a noi capovolto e opposto.




sabato 8 novembre 2014

IL FOTOGRAMMA

Con il professore Manfredini abbiamo fatto il secondo laboratorio di alfabetizzazione riguardante il ''fotogramma'', cioè un'immagine ottenuta all'interno di una camera oscura mediante una tecnica off-camera.
Per ottenere il fotogramma abbiamo messo a contatto alcuni oggetti o parti del corpo su un foglio di carta fotosensibile ed esponendo il tutto all'azione della luce.
Nella parte di foglio NON COPERTA da oggetti l'azione della luce avvia il processo di riduzione dei sali d'argento in argento metallico. Si forma così un'immagine latente, ovvero un'immagine presente su foglio ma non visibile a occhio nudo.
Nella parte COPERTA dall'oggetto la carta non presenta alcuna modifica.
Nella parte non coperta dall'oggetto, immersa poi nello sviluppo viene accelerato il processo di riduzione che permette di vedere l'annerimento dei sali d'argento nelle zone colpite dalla luce; mentre, la parte coperta dall'oggetto immersa nello sviluppo l'azione è nulla, in quanto non si è avviato il processo di riduzione del sale. Quella non coperta da oggetti, immersa, di seguito, nell'arresto viene bloccata l'azione dello sviluppo sulla carta fotosensibile. Quella coperta dall'oggetto, immersa nell'arresto l'azione è nulla; il fissaggio scioglie il sale d'argento non esposto alla luce rendendo l'immagine inalterabile. Quella non coperta da oggetti immersa nel fissaggio, rende l'immagine stabile e inalterabile. Per ultimo abbiamo risciacquato la carta per eliminare gli agenti chimici.
Una volta terminato il tutto si potrà vedere un'impronta bianca su uno sfondo nero corrispondente alla forma dell'oggetto collocati sol foglio di carta fotosensibile.




LILIANA